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CAIVANO. Tra 10 giorni in arrivo 10mila tonnellate di rifiuti per la chiusura del Termovalorizzatore

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CAIVANO – La chiusura dell’inceneritore di Acerra che si terrà tra il 31 Agosto e il 10 Ottobre porterà non pochi problemi dal punto di vista dello stoccaggio della frazione indifferenziata. Infatti l’allarme era già stato lanciato dal governatore De Luca dove invitava i vari comuni ad interessarsi di individuare il proprio sito di stoccaggio temporaneo per i propri rifiuti, evidentemente quest’invito è rimasto inascoltato tanto è vero che si è avuta la necessità da parte di Sapna di far sapere qual è la previsione dell’accumulo di rifiuti che si potrebbe avere nell’arco di questo mese di chiusura del termovalorizzatore.

Nella relazione a firma di Gianfranco Iodice inviata ieri all’assessore all’ambiente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola ai Presidenti dei tre enti d’ambito che raggruppano i 90 comuni che stoccano i rifiuti nel termovalorizzatore di Acerra e al Presidente della Città Metropolitana Luigi De Magistris si legge che i siti individuati ne sono ben otto, tra Casalduni (Bn), Marigliano (Na) e Caivano (Na).

Per quanto riguarda la città di Caivano l’area individuata sarebbe il capannone con area circostante dell’ex Igica. Infatti la sorpresa è stata proprio Caivano visto che nella prima relazione inviata da Sapna erano state individuate le piazzole di Acerra in località Pantano e la piazzola Cava Giugliani di Giugliano. Ma dalla riunione del 9 Agosto scorso è emerso che furono richiesti dei cambiamenti da parte della Regione, voci di corridoio vogliono tali cambiamenti accostati alle imminenti elezioni del 2020 delle comunali di Giugliano che con l’arrivo di altri rifiuti sul territorio metterebbe il sindaco uscente in grave imbarazzo.

Così l’Ing. Iodice ha individuato le aree sopra citate seguendo alcuni criteri: Pronta utilizzabilità dei siti, prossimità agli impianti Stir, non gravati da particolari carichi di stoccaggio. Inoltre quello di Caivano presenterebbe anche già tutte le prerogative per accogliere le 8500 balle di rifiuti per un totale di diecimila tonnellate. Tre piazzali e un capannone di oltre 2500 metri quadri con tanto di raccoglitore per liquami e percolato.

In tutto saranno 29.000 balle per un totale di trentacinquemila tonnellate i rifiuti previsti che si possono accumulare in questo mese di fermo del Termovalorizzatore di Acerra. Gli spazi calcolati tra Casalduni, Marigliano e Caivano dall’Ing. Iodice potrebbero ospitare fino a ottantamila tonnellate quindi sono stati previsti anche larghi margini di errori sul calcolo.

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